Nei giorni del commiato dicembrino
tra scene e messinscene natalizie
s'addensa nei negozi a Tiburtina
smaniosa la congerie dei fruitori.
Inquiete,
mobilissime figure
producon mille suoni acuti e sordi
e su tutti, alienante, ve n'è uno
a intervalli regolari ripetuto.
È il clacson sconsolato
di un'inerte utilitaria
nell'antro suo di forza confinata
dal gigantesco suv in doppia fila.
Ma ecco!
Da remoto luogo giunge
lo Creato tutt'attorno rimirando
il rubicondo pingue possessor
del diversamente posteggiato Panzer;
buste alla mano
espression di circostanza
si rivolge all'infelice sequestrato:
"Mi deve perdonar! Da molto attende?"
"Io no! - gli risponde un giovanotto -
Giusto mo' ho dato er cambio a mi' fratello!".
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