irregolare coacervo
di Via del Corso
con un conoscente andavo
mentre in tasca
intorpidite
giocavano le mie dita
con una monetina.
Quand'ecco
poco più in là
sopra un sudicio cartone
disteso
la sua nodosa mano
verso me
confidente
un clochard tendeva
con gl'occhi indicando
esattamente
la mia tasca.
Ma no.
Nient'altro ebbe
che una tiepida
fugace occhiata.
C'era troppa gente.
Nessun commento:
Posta un commento