venerdì 22 luglio 2011

Edifici estetici, ma anche no


Royal Ontario Museum - Toronto

Per qualche motivo che ignoro, l'architettura degli edifici mi ha sempre attratto. Perfino quella edilizia, che non ha - fortunatamente non sempre - alcuna velleità artistica. All'interno di un mio vecchio racconto scrissi questo:

In realtà vi sono, a volte, strane affinità tra la disposizione delle costruzioni, il dialogo che le loro architetture hanno con la natura in una precisa strada, e il nostro inconscio; associazioni remote di idee apparentemente sconnesse si accendono d’un tratto, risvegliando in noi un latente senso d’appartenenza o d’affezione a quel luogo proprio mentre vi passeggiamo. Come se chi lo avesse progettato fosse reduce da un lungo periodo di studi nei meandri onirici d’un uomo molto simile a noi, ne avesse colto approfonditamente i sensi e le sfumature, e avesse infine tentato di costruirgli un adeguato habitat che ne stimolasse il piacere e la tranquillità. (Conversazioni con un gargoyle, Il Rovescio 2009).

Sento la necessità di agire e interagire all'interno di uno spazio che sia strutturato per ispirare. Le forme peculiari di una costruzione - qualsiasi essa sia - influenzano indirettamente l'umore di chi la osserva. Un esempio in negativo sono i blok (condomini) costruiti dai russi in Polonia - e nell'est europeo del socialismo reale - i quali rappresentano le strutture abitative più tristi che io abbia mai visto; non solo antiestetici, ma realmente mesti e contagiosi, a causa anche delle scelte cromatiche. Questo è un classico blok sovietico:


Il giornale online Il Post ha ripreso l'elenco dei dieci edifici più brutti al mondo stilato dal sito Virtualtourist.com; esso rispecchia il gusto di un numero elevato di viaggiatori. Come si nota, tre edifici su dieci della classifica sono musei. Potrebbero sembrare pochi, ma sono invece decisamente troppi se consideriamo che vi sono potenzialmente inclusi tutti gli edifici del pianeta. Personalmente, farei volentieri diventare quella top ten una top thirteen aggiungendo altre tre opere architettoniche molto celebrate, ma che dal vivo mi hanno profondamente deluso sia per forme che per materiali: le prime due, entrambe dell'architetto italiano Renzo Piano, sono il Nemo di Amsterdam e il Centre Pompidou a Parigi, e poi l'esterno (solo quello, perché l'interno è invece l'ideale per un museo d'arte moderna) del Maxxi di Roma.

Nemo (Amsterdam)

Centre Pompidou (Parigi)


Maxxi (Roma)

In contrapposizione alla classifica dei più infelici bâtiments di Virtualtourist posto di seguito alcune affascinanti costruzioni - famose e non - che ho incontrato in giro per l'Europa, le immagini  delle quali sono ormai così impresse nella mia memoria da ripresentarsi spesso all'interno dei miei stati onirici.


Krzyvy Domek - Sopot (Polonia)

Chiesa luterana - Siófok (Ungheria)

Casina delle Civette - Roma

La Défense - Quartiere moderno di Parigi

Theater Tuchinski - Amsterdam

Palazzina a Zaanhof - Amsterdam

Palazzo dei Congressi - Roma

Neuschwanstein - Germania

Quartiere Coppedè - Roma


1 commento:

  1. Sarò antiquato, ma a me l'architettura moderna piace molto poco. Certo, ci sono delle eccezioni, ma questa ricerca a tutti i costi di forme complicate e improbabili non mi attrae per nulla. Meglio la semplicità.

    Metalbolic

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