domenica 27 febbraio 2011

Girasoli costretti a rifuggire la luce


Le impressioni che alcune coincidenze provocano sono talmente intense d'arrivare a un pelo dal dissuaderci che tutto sia frutto d'un preciso disegno. Sorvolando ora sul disegnatore e sulle considerazioni leibniziane riguardo il libero arbitrio, mi soffermo su chi rimane vittima di quella costante roulette russa che è il caso.
Giorni fa da un articolo di un quotidiano ho appreso che, a causa del deterioramento di un pigmento del giallo cromo, uno dei tubetti di colore più usati dai pittori della fine del XIX secolo, molte opere di celebri (e non) artisti di questa stupenda stagione dell'arte rischiano seriamente di mutare d'aspetto. In negativo, naturalmente. "Manet, Pissarro, Renoir, Seurat...", ma soprattutto loro: i Girasoli di Van Gogh. Questa serie di quadri, oggi purtroppo assurta a icona pop a causa di mere scelte commerciali, conserva dunque la tara di chi l'ha generata; un vero e proprio dramma genealogico: autodistruzione ereditaria. Coincidenze.

Il pittore olandese e i suoi Girasoli, al di là del forte stridore dato dall'antitesi tra le rispettive sorti terrene, condividono una sensibilità tanto patologica quanto fatale. Colpevole di violarla è l'esterno, che per Van Gogh si traduceva in una visione della realtà funzionale solo al gusto di filtrarla su tela, gridandola attraverso i toni accentuati della sua tavolozza. Non a caso è riconosciuto il fautore - seppur indiretto - degli Espressionisti, perché nelle sue opere si fondono forti scelte cromatiche e contorni ben definiti, a volte ossessivamente, con altri sì più evanescenti, ma non per questo meno vigorosi nella pennellata. La mente di chi le guarda non è quindi chiamata, come avviene nelle opere impressioniste, a un'opera di ricomposizione d'un soggetto volutamente indefinito e non è pervasa da un'aura di calma e di traquillità che da quell'azione scaturiscono. È esattamente il contrario: l'inquietudine è spesso un soggetto sottinteso che trasuda dalla distorsione delle forme, come mostra l'immagine in basso.


Ma i Girasoli di Van Gogh racchiudono anche una sorta di tragico paradosso che non può non far riflettere. Nati nell'epoca che forse più di tutte ha celebrato i diversi effetti della luce che si posa sulle cose, per il loro bene ora "è proprio dalla luce che bisognerà tenerle lontane". Solo un genio poteva creare l'ossimoro dei girasoli costretti a rifuggire la luce.

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