domenica 14 agosto 2011

Cody



« Hey Ed, fratello! Che ci fai in questo buco di merda? »
« Cody! È un bel po' che non ci si vede... ho appuntamento con una ragazza qui. Sono in anticipo... »
« In questo pub schifoso? Beh, dev'essere una altolocata allora! Ma non t'eri sposato?»
« Che hai capito? È una giornalista... »
« A proposito, siediti qui amico mio... dimmi un po': mi ha detto la mia ex moglie che qualche sera fa ti ha visto in uno di quei programmi tv per cerebrolesi. Cristo, come ci sei finito?»
« Per caso direi; stavo cenando in un ristorante con Darlene e...»
« Ma dai, non farmi ridere! Ti hanno pagato per dire così, avanti... »
« Scherzi? Io non ho visto un soldo»
« E di cosa si tratta... sì insomma... che diavolo di programma è? »
« Si chiama Cosa faresti? Onestamente non lo conoscevo, guardo poco la tv, ma mi hanno detto che non è in onda da molto... in pratica gli ideatori selezionano una serie di posti che garantiscono la presenza di un non troppo elevato numero di persone, generalmente luoghi al chiuso perché più facilmente gestibili, come feste private, fast food o, appunto, ristoranti. Qui gli attori del programma danno vita a situazioni particolari, messinscene in cui fingono comportamenti discriminatori nei confronti di categorie di persone oggetto, per varie ragioni, di pregiudizi. Ciò per uno scopo molto preciso: testare il senso di giustizia e tolleranza degli astanti. Nonché il loro grado di reattività. Tutto quello che avviene è ripreso da telecamere nascoste, come nelle candid camera »
« Gesù, ma che cavolo guarda in tv la mia ex? »
« Beh, non lo dico perché ci sono capitato in mezzo, ma a me è sembrata un'esperienza molto interessante. Poi, una volta mandato il servizio, degli psicologi lo commentano in studio... »
« Dio mio ci mancavano pure gli strizzacervelli! Le pensano tutte per fare due soldi... La prendi una birra? »
« Grazie ma... »
« Kirk portaci due birre! Offro io. E quindi ti saresti trovato in una di quelle "situazioni", giusto? Cazzo, e raccontami no? Te l'ho detto che non ho visto la trasmissione! Cos'hai fatto, hai salvato un bambino da un prete?»
« Dio Cody, quante birre hai bevuto ? Sei ubriaco... »
« Ah! Ma che ubriaco, bevo solo latte e Jägermeister. Sono ok, racconta che ti ascolto. Davvero, sono ok. Ti ascolto»
« Bene, per fartela breve, mentre ceniamo entra nel ristorante una coppia gay, due maschi, mano nella mano. Due attori di "Cosa faresti?". Si siedono proprio al tavolo accanto a quello dove siamo io e Darlene e iniziano a parlare, ridere e scherzare con molta disinvoltura. Si baciano più volte. Dopo un bel po', notando che il cameriere, anch'egli un attore, passa e spassa davanti al loro tavolo senza mai fermarsi, uno dei due si alza e gli va incontro per ordinare. Il cameriere non fa una piega: si allontana qualche minuto e torna col padrone del locale, altro attore, il quale rivolge poi ai due queste eloquenti parole "Devo pregarvi di uscire, non serviamo gay in questo locale". Inutile dire che, in un istante, tra noi clienti scende il gelo; nessuno fiata »
« Cristo, lo credo bene! »
« Quell'uomo, il padrone del ristorante, era proprio davanti a me! Ho pensato cavolo, non può dire sul serio! Così gli ho chiesto se stesse scherzando»
« Gesù, sei sempre lo stesso... non perdi mai occasione per non tenere la bocca chiusa! »
« Aspetta, sai cosa mi ha risposto?»
« Cazzo cosa? »
« Senza nemmeno guardarmi mi fa "Non si preoccupi, questione di un attimo; i due signori qui stanno per uscire"»
« Ah! Forte quel tipo, li ha praticamente cacciati su due piedi! Evidentemente quei due gay avevano esagerato coi loro cazzo di atteggiamenti ... »
« Ma no, che dici? Te l'ho detto, erano tutti e quattro attori! Creata la situazione ora attendevano le reazioni delle persone intorno »
« Ehm... Sì sì, avevo capito... poi che cavolo è successo? Continua, ti seguo! Cazzo che storia! Continua... »
« Gli ho detto di smetterla col suo comportamento sessista e che se quelle due persone dovevano uscire, allora poteva portarci pure il conto, ché saremmo andati via anche noi»
« Cazzo, e Darlene? Che ha detto tua moglie?»
« All'inizio nulla, era sconvolta »
« Cristo se lo era! L'hai messa in imbarazzo... »
« No Cody, non io. Era sconvolta per le parole del padrone del locale »
« Oh cazzo, certo! Certo. Insomma, avete pagato e poi avete girato i tacchi... »
« No, la cosa non è finita lì. Altri clienti sono poi intervenuti, per lo più a difesa della coppia gay, tranne credo un paio... »
« Tipo? Cos'hanno sparato? »
« Quello che mi è piaciuto di più è stato un signore anziano, sulla settantina. Si alza lentamente, si mette proprio davanti all'attore che impersona il padrone e gli fa "Senti un po', entrando non ho visto nessun cartello che vieta ai gay di mangiare qui. Ora però, a quanto pare, ce lo devi mettere. Vieni, lo devi fare davanti a me!" »
« Che figlio di puttana il vecchietto! Come si fa a mettere un cartello del genere, sembrerebbe di tornare all'apartheid! »
« È un cartello che fa la differenza, Cody? »
« Beh... Cristo sì! Credo proprio di sì »
« Sai, dimmi se sbaglio: se tu fossi stato lì, nel ristorante intendo, magari non saresti intervenuto però avresti condiviso le "idee" del padrone »
« Cazzo vuoi che ti dica... uno ci si deve trovare in certe situazioni... »
« ... comunque, nel momento in cui la discussione si fa più calda irrompe nel locale la troupe del programma e, dopo aver spiegato a tutti che si è trattato di una simulazione, inizia a intervistare coloro che hanno partecipato attivamente alla discussione »
« Oh ecco! Quindi è li che ti hanno intervistato! Cazzo, ora è tutto chiaro. Sai Ed, mi diceva la mia ex moglie che non sei molto telegenico »
« Sì? Beh, pazienza... »
« Ah! Scherzo! Cristo rilassati, scherzavo! »

« Buonasera, lei dev'essere il signor Edward Cowey. Sono Meg Whipe del "Texas Post" »
« Sì, buonasera, piacere Ed. Hey Cody, devo andare. Grazie per la birra... »
« Ah! Di nulla cazzo, di nulla! Hey Ed, dov'è che sta quel ristorante? Cristo, voglio proprio andarci una sera... »

Nessun commento:

Posta un commento